La competenza delle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale, cui sono riservate, ai sensi dell’art. 134, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 30 del 2005 (codice della proprietà industriale), tutte le controversie sui diritti di proprietà industriale, titolati e non, ricomprende anche quelle relative al marchio di fatto non registrato, atteso che tale segno risulta rafforzato dall’introduzione del predetto codice e gode ormai di una tutela giurisdizionale non diversa da quella del marchio registrato, come è dato evincere dagli artt. 1 (contenente un richiamo generico ai marchi, tale da ricomprendere anche quelli non registrati) e 2, comma 4 (secondo cui “sono protetti, ricorrendone i presupposti di legge, i segni distintivi diversi dal marchio registrato”), del medesimo codice.
Lo ha ritenuto la recente pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. VI, 12/02/2018 n. 3399, ponendo fine ad una certa divergenza di vedute sul punto nella giurisprduenza di merito.
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