L’assemblea degli azionisti di Banca Popolare di Vicenza ha deliberato, con il voto favorevole del 99,99% del capitale, l’azione di responsabilità l’azione nei confronti di ex amministratori, ex componenti della Direzione generale ed ex sindaci. Solo due soci sono risultati contrari e 323 gli astenuti.
L’azione è finalizzata al risarcimento:
– di ogni danno, patrimoniale e non (anche di natura reputazionale), derivante dalla violazione, da parte degli anzidetti esponenti, nel periodo in cui hanno rivestito le rispettive cariche, degli obblighi e delle norme che disciplinano le regole di condotta cui essi si devono attenere;
– di tutti i danni, compresi i costi sopportati dalla Banca per stipulare transazioni con azionisti, anche
di natura reputazionale, derivanti dalla negoziazione delle azioni BPVi (incluso il processo di determinazione del prezzo delle azioni, il fenomeno del capitale finanziato, le lettere di impegno e/o il rispetto della disciplina che regola i servizi di investimento e dell’intermediazione finanziaria).
Il clima in assemblea era molto teso, almeno quaranta gli azionisti iscritti a parlare. Il vicepresidente Salvatore Bragantini ha raccolto fischi e boati di disapprovazione quando, rivolto alla platea, ha ricordato che «in questa sala avete votato tutto quello che vi è stato proposto», inclusa la bocciatura dell’azione di responsabilità lo scorso marzo.
I soci hanno chiesto di procedere all’azione di responsabilità anche verso l’amministratore Francesco Iorio, entrato in banca nell’epoca di Zonin e dimissionario da pochissimi giorni. Ma anche di allargare il perimetro oltre il 2013 per tutto il mandato di Zonin presidente.
Dic 13