Può essere dichiarata fallita la società a responsabilità limitata che si accerti essere socia in una società di fatto insolvente, anche allorquando la partecipazione sia stata assunta in mancanza della previa deliberazione assembleare e della successiva indicazione nella nota integrativa del bilancio, richieste dall’art. 2361, comma 2, c.c. La partecipazione di una società a responsabilità.
ONERE PROBATORIO PER L’IMPRESA DI CUI SI CHIEDE IL FALLIMENTO
L’imprenditore raggiunto da istanza di fallimento che, in sede di istruttoria prefallimentare, non presenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria non può sottrarsi alla dichiarazione di fallimento invocando semplicemente la propria natura di “piccolo imprenditore” (art. 2083 C.C.). Inoltre, la decorrenza degli effetti di cessazione dell’attività, non può essere ricondotta all’epoca di confezionamento dei documenti.
LA NUOVA LEGGE FALLIMENTARE MUOVE I PRIMI PASSI
A quasi 80 anni dalla sua emanazione, la legge fallimentare cambia: il Regio decreto del 16 marzo 1942 è oggetto di un profondo ammodernamento,. Sin tratta di una riforma che parte dal nome: non si parlerà più di fallimento. Al fine di contribuire a eliminare il giudizio sociale di disvalore che il termine “fallimento” porta.
NUOVO MERITO CREDITIZIO DOPO LA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
Si chiama “Composizione della crisi da sovraindebitamento” la procedura prevista dalla legge n. 3/2012 e successive modifiche per consentire la “riabilitazione” del privato o dell’imprenditore non assoggettabile a procedure concorsuali come il fallimento ed il concordato (una porcedura a parte è dedicata al privato considerabile come consumatore). Si tratta, in sostanza, di un piccolo concordato,.