Con 136 voti favorevoli e 30 voti contrari, il Senato ha approvato il disegno di legge di bilancio 2018; il testo ora passa in seconda lettura alla Camera. La manovra, che prima si chiamava legge di stabilità, ammonta a 20,4 miliardi di euro.
Il testo iniziale del provvedimento è stato modificato da un maxiemendamento che ha interamente riscritto l’unico articolo della legge.
Il comma 654 del nuovo articolo unico stabilisce ora l’istituzione di un Fondo di ristoro finanziario con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, per l’erogazione di misure di rimborso in favore dei risparmiatori che – così la disposizione – abbiano “subito un danno ingiusto, riconosciouto con sentenza passata in giudicato o altro titolo equivalente, in ragione della violazione di obblighi degli informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico dell’intermediazione finanziaria, nella prestazione di servizi e attività di investimento relativi alla sottoscrizione e al collocamento di strumenti finanziari emessi da banche aventi sedi in Italia e sottoposte a risoluzione ai sensi del d.lgs. 16 novembre 2015 n. 180 o comunque poste in liquidazione coatta amministrativa, dopo il 16 novembre 2015 e prima della data di entrata in vigore della presente legge”.
La disposizione appare deludente là dove ammette rimborsi solo per coloro che siano riusciti ad ottenere una sentenza di condanna passata in giudicato (ossia diventata definitiva e non impugnata dalla banca soccombente in primo grado). Si tratta, infatti, di ben pochi casi.
Alla Camera la disposizione potrà subire modifiche.
Dic 6