Via libera dell’Aula della Camera con 269 sì e 168 no (23 gli astenuti) al disegno di legge annuale sulla concorrenza, che ora passa al vaglio del Senato.
Approvato, in particolare, l’emendamento spinto da Federalberghi che dichiara nulle le clausole, solitamente imposte alle strutture recettive da iternet company come Booking ed Expedia, che vietano di pubblicizzare sui propri siti camere a prezzi più bassi di quelli praticati sui portali d’itermediazione.
I colossi dell’intermediazione turistica on line hanno infatti sempre posto tale condizione ineludibile, pena l’estinzione del contratto. Ora – in caso di conferma di Palazzo Madama – gli albergatori potranno rivendicare le loro strategie tariffarie senza doversi attenere alle condizioni delle agenzie on line.
Ott 7