Sgravi fiscali in arrivo a chi investe nelle PMI innovative. Gli incentivi saranno riconosciuti per gli investimenti in imprese che operano sul mercato da meno di sette anni dalla loro prima vendita commerciale, provenienti da persone fisiche (detrazione Irpef del 19% dell’investimento, fino a un massimo investito pari a 500 mila euro) e da persone giuridiche (deduzione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento, fino a un massimo investito pari a 1,8 milioni di euro). Questo è quanto si legge nella bozza di decreto interministeriale dei dicasteri dell’economia e dello sviluppo economico. Gli incentivi valgono sia in caso di investimenti diretti, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di Oicr e altre società che investono prevalentemente in questa tipologia di impresa.
Alle pmi innovative che operano sul mercato da più di sette anni dalla loro prima vendita commerciale, tali incentivi si applicheranno qualora siano in grado di presentare un piano di sviluppo di prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato.
Il decreto è attuativo del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3 (noto come «Investment Compact»), convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, ha assegnato larga parte delle misure già previste a beneficio delle start-up innovative a una platea di imprese potenzialmente molto più ampia: le pmi innovative, vale a dire tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dalla formulazione dell’oggetto sociale e dal livello di maturazione. Ma per la piena operativa degli incentivi agli investimenti, bisogna attendere il via libera dall’Unione europea.
Ott 29