E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2015, il Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, recante “Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente”.
Il decreto introduce nel c.d. “Statuto dei diritti del contribuente”, approvato con la legge 27 luglio 2000, n. 212, la nuova disciplina dell’abuso del diritto / elusione fiscale.
La definizione dell’abuso del diritto richiede la presenza di una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti. Non vengono invece considerate abusive le operazioni giustificate da valide ragioni extrafiscali non marginali, che rispondono «a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell’impresa ovvero dell’attività professionale del contribuente».
Con la finalità di rinforzare la certezza del diritto tra fisco e contribuente, il decreto prevede che l’abuso del diritto debba essere accertato con un apposito atto preceduto, a pena della nullità, dalla notifica di una richiesta di chiarimenti da fornire «entro il termine di sessanta giorni»; in tale notifica si dovranno specificare i «motivi per i quali si ritiene configurabile un abuso».
Inoltre, il decreto specifica che «in sede di accertamento l’abuso del diritto può essere configurato solo se i vantaggi fiscali non possono essere disconosciuti contestando la violazione di specifiche disposizioni tributarie». In pratica, laddove si è in presenza di evasione non si può individuare l’abuso del diritto.
L’entrata in vigore del provvedimento è prevista per il 2 settembre 2015.
Ago 30