Banca Popolare di Vicenza ha predisposto un programma di informazione in vista della prossima Assemblea dei Soci, che verrà convocata per deliberare, tra l’altro, in merito alla trasformazione della Banca in una SpA quotata e all’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di Euro.
L’obiettivo – secondo il comunicato della stessa banca vicentina – è “creare delle opportunità di incontro tra i soci e i vertici dell’Istituto, “al fine di fornire il maggior numero di informazioni possibile in vista dell’importante processo di trasformazione e rilancio di Banca Popolare di Vicenza”.
Il Presidente, Stefano Dolcetta, e il Consigliere Delegato e Direttore Generale, Francesco Iorio, interverranno agli incontri che saranno organizzati nelle principali città delle aree in cui opera la Banca.
Stando sempre al comunicato della banca, il piano di azione in corso di sviluppo “permetterà di rafforzare la solidità della banca e valorizzarne il modello di Banca Commerciale radicata sul territorio, focalizzata sulla clientela Corporate, PMI e sulle famiglie, punto di riferimento per il Nord-Est e per le altre aree di rilevante insediamento”.
Il programma di incontri partirà giovedì 21 gennaio a Vicenza con le Associazioni di categoria, per proseguire il 27 e il 28 gennaio con i Comitati e le Associazioni del Veneto, sempre a Vicenza. Il 29 gennaio, a Udine, i vertici della Banca incontreranno i Comitati e le Associazioni del Friuli Venezia-Giulia. Infine, il 5 e l’8 febbraio si terranno le Assemblee Pubbliche di Udine e di Vicenza, seguite il 10 e l’11 febbraio dagli incontri rispettivamente in provincia di Treviso e a Prato, tappa conclusiva.
Nel frattempo non si placano le polemiche. Il noto quotidiano finanziario Wall Street Journal, in un articolo pubblicato lo scorso 26 gennaio con il titolo “Il banchiere che non è più gradito nei ristoranti” (“The banker who is no longer welcome in restaurants”), ha attaccato l’ex presidente Gianni Zonin, definito ‘padrone’ indiscusso della banca ora caduto in disgrazia, «bandito da una mezza dozzina di ristoranti» e «infastidito verbalmente in chiesa» da alcuni suoi concittadini. Il quotidiano finanziario d’oltreatlantico ricorda come Zonin avrebbe voluto festeggiare i 150 anni della Popolare di Vicenza ospitando il Forex, evento poi spostato a Torino proprio a causa dell’inchiesta che lo vede indagato con altri per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.
«I pm hanno aperto un’inchiesta penale. Centinaia di lavoratori stanno perdendo il posto di lavoro. La banca, che progettava di aprire la sua filiale numero 1.000 quest’anno ne chiuderà invece 150 e sarà probabilmente acquistata da una concorrente più forte» scrive il WSJ, che ripercorre le tappe della crisi della Popolare di Vicenza, diventata eclatante dopo l’ispezione condotta dalla Bce nel corso del 2015.
Gen 28