La procedura introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 (articolo 1, commi da 634 a 636, legge 190/2014), che permette al contribuente di fornire elementi non conosciuti o di ravvedersi beneficiando di sanzioni ridotte, è estesa anche alle presunte anomalie relative alle operazioni rilevanti ai fini Iva e a quelle sui compensi da lavoro autonomo certificati nei modelli 770.
I contribuenti, una volta informati, hanno la possibilità di spiegare all’Agenzia i motivi delle presunte anomalie oppure porvi rimedio, beneficiando della riduzione delle sanzioni, modulata in base alla tempestività della correzione, ricorrendo cioè alle nuove regole del ravvedimento operoso.
Ora è possibile accedere alla sanatoria anche quando la violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, delle quali gli interessati hanno avuto formale conoscenza.
Abolito pure il precedente limite temporale, secondo cui ci si poteva avvalere del ravvedimento operoso, al massimo, fino al termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno di commissione della violazione.
Lug 23